mercoledì 11 novembre 2009

Il problema Amianto



L' amianto è un materiale particolarmente percoloso quando viene rilasciato nell' ambiente sotto forma di piccole fibre. per decenni è stato utilizzato nella fabbricazione dei pannelli, depositi e coperture ondulate, nella forma del cemento-amianto (Eternit).

Batterie per auto e moto


Chi vende o sostituisce le batterie di auto o moto è organizzato per lo smaltimento attraverso un consorzio obbligatorio. Non abbandonare le batterie esaurite, sono altamente inquinanti e rischiate, giustamente, di subire pesanti sanzioni!

Cartucce per stampanti


Toner esauriti per stampanti laser e fotocopiatrici, cartucce di inchiostro e prodotti simili possono essere raccolti dalle stazioni ecologiche, oppure depositati nei raccoglitori presenti nei negozi che vendono questi articoli e nei municipi.

mercoledì 4 novembre 2009

Olio alimentare esausto


Riciclare l'olio esausto (il residuo dell'olio di frittura) è importante perchè inquina e perchè la normativa vigente lo classifica come rifiuto speciale, prevedendone il recupero, il riciclaggio e il riutilizzo delle varie componenti.

Pile


Nei negozi che vendono pile e materiale elettrico si trovano anche i contenitori per la raccolta delle pile esaurite.
Quando dovete comprare le pile nuove portate con voi quelle vecchie e lasciatele al negozio.

Bombole di gas liquido


Le bombole esaurite di gas liquido sono potenzialmente molto pericolose e certamente inquinanti. Quando acquistate una nuova bombola i rivenditori sono tenuti a ritirare quella vecchia. Solo i rivenditori sono autorizzati al ritiro delle bombole usate.

Medicinali scaduti


Nelle farmacie e presso gli ambulatori ASL sono disponibili i contenitori per i farmaci scaduti. Potete togliere i medicinali dalle scatole (queste possono essere riciclate nei contenitori giall per la carta).

martedì 3 novembre 2009

Ingombranti

Potete portare gli oggetti ingombranti, come i vecchi mobili, alle stazioni ecologiche oppure telefonare al numero verde, che vi darà un appuntamento per il ritiro a domicilio.

Indumenti e tessuti


Nei contenitori bianchi si mettono:
  • i vestiti usati e i tessuti che non servono più.

In questi contenitori non bisogna mettere stracci e indumenti sporchi o scarpe rotte, carta, metalli, plastica, vetro, rifiuti.

Vestiti e tessuti raccolti verranno avviati al recupero presso aziende specializzate.

Rifiuti indifferenziabili


Nei cassonetti rossi (coperchio rosso) si mettono:
  • i rifiuti che non possono essere riciclati, come le lampadine, il polistirolo (non gli imballaggi, che vanno nella campana azzurra), pannolini e assorbenti, oggetti in ceramica, stracci sporchi, scarpe rotte.

Vetro, lattine, plastica, tetrapack


Nelle campane azzurre si mettono:

  • i barattoli, le bottiglie in plastica e quelle in vetro, i flaconi in plastica, i cartocci del latte e dei succhi di frutta, le lattine delle bibite, gli imballaggi in plastica, gli imballaggi in polistirolo, i vasetti in plastica o vetro

Carta e cartone


Nei cassonetti gialli (coperchio giallo) si mettono:
  • i giornali e le vecchie riviste, la carta e il cartone, i vecchi libri e quaderni, le scatole e gli scatoloni ben piegati.

Organico


Nei cassonetti marroni (coperchio marrone) si mettono:
  • i rifiuti alimentari, gli scarti di cucina, i residui delle potature, i fiori secchi e le piante;
  • i rifiuti vanno immessi sempre chiusi in sacchetti, ad eccezione delle potature.

Raccolta differenziata


Seguite i nostri consigli per differenziare i rifiuti, aiutateci a migliorare l'efficienza della raccolta, contribuiamo tutti a diminuire l'impatto sull'ambiente.

La normativa sulla gestione dei rifiuti in Italia

  • La normativa di riferimento a livello nazionale in materia di rifiuti è rappresentata dal Decreto legislativo n. 152 del 3 Aprile 2006, emanato in attuazione della Legge 308/2004 "delega ambientale" e recante "norme in materia ambientale".
  • La gerarchia di gestione dei rifiuti è disciplinata dall'art. 179 del D.Lgs. 152/06 "Criteri di priorità nella gestione dei rifiuti" che stabilisce quali misure prioritarie la prevenzione e la riduzione della produzione e della nocività dei rifiuti seguite da misure dirette quali il recupero dei rifiuti mediante riciclo, il reimpiego, il riutilizzo o ogni altra azione intesa a ottenere materie prime secondarie, nonchè all'uso di rifiuti come fonte di energia.
  • Il Decreto quindi persegue la priorità della prevenzione e della riduzione della produzione e della pericolosità dei rifiuti, a cui solo successivamente il recupero (di materia e di energia) e quindi, come fase residuale dell'intera gestione, lo smaltimento (messa in discarica ed incenerimento).

Cosa sono i rifiuti


  • Prodotti scaduti

  • Sostanze contaminate o insudiciate

  • Elementi inutilizzabili

  • Sostanze divenute inadatte all'impiego

  • Residui di processi industriali

  • Sostanze contaminate

  • Prodotti di cui il detentore non si serve più

Tempi di biodegradamenti dei rifiuti


Guarda quanto impiegano i nostri rifiuti, se gettati nell'ambiente, a biodegradarsi:

Fazzolettino di carta: 4 settimane
Giornale: 6 settimane
Maglia di lana: 10 mesi
Rivista (periodici): 10 mesi
Sigaretta (mozzicone): 2 anni
Chewing-gum: 5 anni

Barattolo di latta: 50 anni
Contenitore di polistirolo: 50 anni
Lattina di alluminio: 100 anni
Sacchetto di plastica: 500 anni
Tessuto sintetico: 500 anni
Bottiglia di plastica: fino a 1.000 anni
Bottiglia di vetro: tempo indeterminato

lunedì 2 novembre 2009

I risparmi della raccolta differenziata

In un mondo che produce sempre più rifiuti, non sappiamo più come fare a sbarazzarcene: eppure la Terra ha provveduto, per miliardi di anni, a smaltire "da sola" i rifiuti prodotti, senza arrecare alcun danno all'ambiente.

In Natura il concetto di rifiuto non esiste: tutto ciò che viene scartato, se ha caratteristiche naturali, viene assorbito dall'ambiente e rimesso in circolo; questa è la lezione che dobbiamo imparare dalla natura: produrre oggetti e beni che possano essere assorbiti dall'ambiente una volta terminato il loro utilizzo.

Ma fino a che ciò non sarà possibile, dobbiamo abituarci a valorizzare, anzichè gettare, i rifiuti che produciamo.
La soluzione è, innanzitutto, cercare di produrne il meno possibile e cercare di far durare il più a lungo possibile ciò che utilizziamo e, in seguito, valorizzare ciò che scartiamo riutilizzando tutti i materiali che possono essere riciclati con la raccolta differenziata: la raccolta differenziata è infatti oggi il modo più sostenibile per smaltire i nostri rifiuti.